lunedì 30 settembre 2013

Spero che tu abbia una buona ragione per avermi svegliato.
- Perché, stavi facendo un bel sogno?
- Non ricordo.
Jace si alzò. - Uno dei Fratelli Silenti è qui per vederti. Hodge mi ha mandato a svegliarti. In realtà si era offerto di farlo di persona, ma visto che sono le cinque ho pensato che sarebbe stato un risveglio migliore se tu avessi avuto qualcosa di bello da guardare.
- Ovvero te?
- E chi sennò?


- Ma voi non... ehm.... - Clary cercò la parola giusta - .... non vi riproducete?
Jace scoppiò a ridere.
- Certo - disse Jace. - Ci piace un sacco riprodurci. E' una delle nostre attività preferite.


C'era una data incisa sul basamento, 1234, e attorno le parole: NEPHILIM: FACILIS DESCENSUS AVERNI.
- Cosa vuol dire?
- Significa "Cacciatori: strafighi in nero dal 1234"


- Questa è la parte in cui ti strappi la maglietta e mi fasci la ferita?
- Se tutto quello che volevi era che mi togliessi i vestiti, bastava chiedere.


  Ti odio quando rispondi a una domanda con un'altra domanda.
- No, non è vero. Mi trovi affascinante.


  Come al solito - disse. - Sono incredibilmente bravo in queste cose.
- Quando la parte celebrativa della serata sarà finita...
- La parte celebrativa non finisce mai.
- ........ magari potremo tornare a salvare il mio migliore amico dalla morte per dissanguamento?
- Dissanguamento - ripetè Jace colpito. - Che parolona...
- E tu sei un gran...
- Ehi - la interuppe lui. - Non si dicono parolacce in chiesa.



  Ti ricordi quando eravamo all'hotel e mi hai promesso che se fossimo sopravvisuti ti saresti vestita da infermiera e mi avresti lavato con una spugna?
- Temo che tu abbia sentito male - disse Clary. - E' stato Simon a promettertelo.
Jace guardò involontariamente Simon, che gli fece un gran sorriso. - Appena sarò di nuovo in piedi, tesoruccio - gli disse.
- Lo sapevo che avremmo dovuto farti restare topo.

 Clary si ritrovò nel cercho delle sue braccia, e lui la baciò. All'inizio fu quasi come se non avesse voluto farlo: la sua bocca era rigida contro quella di lei. Poi le mise tutte e due le braccia attorno e la tirò contro di sé. Le labbra si ammorbidirono. Clary sentì il battito rapido del suo cuore, assaggiò la dolcezza delle mele ancora nella sua bocca. Infilò le mani nei capelli di Jace come aveva desiderato fare dalla prima volta che lo aveva visto.



  In futuro, Clarissa - disse - potrebbe essere saggio far presente che c'è già un uomo nel tuo letto, per evitare queste situazioni incresciose.
- Lo hai invitato a letto? - chiese Simon, che sembrava scosso.
- Che cosa ridicola, vero? - disse Jace. - Non ci saremmo stati tutti e tre.
- Non l'ho invitato a letto - scatto Clary. - Ci stavamo solo baciando.
- Solo baciando? - Jace la prese in giro adottando un tono falsamente ferito. - Come fai in fretta a liquidare il nostro amore....


- E allora dimmi, se sei così sicura che non è stata colpa mia, perchè il primo pensiero che ho avuto quando ho visto il demone non è stato per i miei compagni ma per te? - Sollevò l'altra mano e si nascose il volto tra i palmi. - Sapevo .... sapevo.... Alec si stava comportando in modo strano. Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Ma riuscivo a pensare soltanto a te..


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