Jace ansimava, coi pugni chiusi lungo i fianchi e i capelli incollati
alla fronte per il sudore. — Tu e le tue conoscenze — disse a Lilith. —
"Conoscevo Michele", "conoscevo
Samael", "l'arcangelo Gabriele mi faceva i capelli". Sembri una che cerca di imbucarsi a una festa di VIP biblici.
Shadowhunters -Città degli angeli caduti- capitolo 18
Jace cedette. - Va bene. basta che non sia Earl Grey. Odio il bergamotto.
Clary guardò Jace sollevando un sopracciglio. - Tu odi il bergamotto?
- Ti crea qualche problema?
- Probabilmente tu sei l'unico ragazzo della mia età a sapere cos'è il bergamotto.
- Si, be', io non sono come tutti gli altri. E poi all'istituto seguiamo lezioni sull'erboristeria di base.
- Credevo che tutte le vostre lezioni fossero roba del tipo Elementi di Sterminio o Decapitazione Comparata.
Io la voglio, la tua zuppa - disse Simon.
- Non che non la vuoi - disse Jace. - Vuoi soltanto andare a letto con Isabelle.
Simon rimase di stucco. - Non è vero!
-
Oh, sì che è vero - disse Jace. - Dai, chiediglielo, così lei può dirti
di no e noi possiamo continuare a farci i fatti nostri mentre tu ti
crogioli nell'umiliazione.
La cena è pronta! - Era Isabelle, in piedi sulla porta della biblioteca.
- Oddio - disse Jace. - L'ora del giudizio è arrivata.
Hodge
parve allarmato. - Io... io.... ho fatto una colazione molto abbondante
- balbettò. - Voglio dire... un pranzo.... un pranzo molto abbondante.
Non ho molta fame...
- Ho buttato via la zuppa - disse paziente Isabelle.
Jace si staccò dalla scrivania e si stiracchiò. - Fantastico - disse. - Sto morendo di fame.
- Forse potrei cercare di mangiare qualcosina... - ammise Hodge imbarazzato.
In effetti non sarebbe un grande mossa - concordò Jace. - Meglio prima i
fiori, poi una lettera di scuse e solo dopo le orde di demoni assetati
di sangue.
- Magari glieli ha mandati, i fiori - disse Isabelle.
- Isabelle - la richiamò paziente Hodge. - Stiamo parlando di un uomo che ha portato su Idris una distruzione mai vista prima.
- Be', i cattivi sono sempre dei gran fighi, no?.
Spero che tu abbia una buona ragione per avermi svegliato.
- Perché, stavi facendo un bel sogno?
- Non ricordo.
Jace
si alzò. - Uno dei Fratelli Silenti è qui per vederti. Hodge mi ha
mandato a svegliarti. In realtà si era offerto di farlo di persona, ma
visto che sono le cinque ho pensato che sarebbe stato un risveglio
migliore se tu avessi avuto qualcosa di bello da guardare.
- Ovvero te?
- E chi sennò?
- E quanto a questo - disse Magnus facendolo scivolare in una tasca dei jeans di Jace - tienilo nei pantaloni, Cacciatore.
- L'unica persona che ha il permesso di dare ciccipucci nella mia camera da letto è il vostro splendido ospite Magnus Bane.
- Fare ciccipucci? - ripetè Clary che non aveva mai sentito quell'espressione.
- Splendido? - ripetè Jace per fare l'attaccabrighe.
- CHI OSA DISTURBARE IL MIO RIPOSO?
- Jace Wayland. Ti ricordi? Sono del Conclave.
- Oh, sì. - Magnus sembrava ringalluzzito. - Sei quello con gli occhi azzurri?
- Parla di Alec. - suggerì Clary.
- Non. I miei occhi vengono solitamente definiti dorati - disse al citofono. - E luminosi, tanto per la cronaca.
- Ah, sei quell'altro.
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